Le Daniel Erasmus!!!!

Per far partecipare tutti i miei amici, parenti e conoscenti alle magiche avventure vissute in terra di Borgogna!

28 settembre 2008

Seconda settimana

Questa settimana è caratterizzata dalla visita a Campeni, da un piccolo scambio emotivo con una ragzza francese e da una non proprio simpatica intossicazione alimentare. Bè cosa volete, vecchiette che vendono Placinta lungo la strada che porta alla Grotta dell'Orso sono cosi' adorabili che non ho resistito a comprare un qualcosina. Dopo l'esperienza avrei fatto meglio a comprare della "TZuica" (pronuncia italiana) almeno, dato il tasso alcolico, sarebbe stata sicuramente asettica.
Campeni è un piccolo villaggio nel cuore della Transilvania dove, di progetto, dovevamo fare base per visitare i Carpazi. In realtà, tempo avverso non permettendo, abbiamo passato il tempo a mangiare e andare in discoteca. Una piccola nota: in Romania il capitalismo è di un aggressività quasi spasmodica, questa discoteca era situata nel mezzo del nulla, in un villaggio con molti edifici sventrati, bambini abbandonati, persone claudicanti memori di una guerra troppo recente perchè le ferite siano ben suturate, giovani rumeni carenti di istruzione e di guida che ci accompagnavano nel nostro peregrinare. Orbene in tutto questo dolore manifestato con una dignita' antica, si stagliava lucida e oscenamente pulita la nostra discoteca. Grande, bella...desolatamente vuota per rapporto alla capienza. Una sola immagine mi fece sorridere: dopo che mi affacciai alla terrazza del locale vidi, ben illuminati dalla luce della stazione di carburante, un coppia di buoi e due uomini che li governavano. La discrasia rasento' davvero il ridicolo. All'interno, tutte quelle luci, quei colori tecnologici, giovani all'ultima moda il cui minimo capo d'abbigliamento costava un semestre di lavoro contadino e fuori una scena d'altri tempi, un gusto di semplicità e di calore. Una sigaretta scambiata tra due bovari all'odore del bestiame, una reale una stazione di servizio su modello statunitense e due vitelli stupendamente ingrassati alla buona erba rumena.
Penso che la luna che ci osservava attraverso al notte serena si sia altrettanto divertita. L'aria era fresca e pungente di odori, la musica tecno martellava le pareti per uscire a gridare nel silenzio e io godevo delle riflesso poliedrico che la vita emanava nella mia esistenza.
 
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